Il lago dei cigni, un classico del balletto di tutti i tempi, un insegnamento che è sempre utile ricordare: il bene vince sul male e, vivaddio, spesso è ancora così.
Le intramontabile musiche di Tchaikovsky che accompagnano tutta l’opera sono state il giusto mezzo per entrare in contatto con questo balletto considerato icona dei balletti classici ottocenteschi. La storia narra d’amore, tradimento e trionfo del bene sul male.
La coreografia di Marius Petiba ha accompagnato lo spettatore in un viaggio durato due atti, valorizzando la bravura del corpo di ballo, in particolare dei due protagonisti, che hanno dimostrato grande tecnica di esecuzione, abilità e precisione nei movimenti. La messa in scena del Russian Classical Ballet esalta la poesia romantica accompagnata da sontuose scenografie e raffinati costumi.
Il prestigio e la notorietà senza tempo raggiunti da Il lago dei cigni sono esaltati dalla musica ispiratrice di Pyotr Tchaikovsky insieme ad una grande maestria, di tutta l’opera, di unire alla perfezione il movimento del corpo umano con quello regale e superbo dei cigni. I corpi spesso sembrava si muovessero all’unisono assumendo le movenze dei cigni.
Pyotr Tchaikovsky ha composto quest’opera in modo trascendentale. La Suite Op.20 rende eterno il nome del compositore. Il successo delle sue composizioni deriva dalla capacità di esprimere i suoi sentimenti attraverso il linguaggio musicale, creando melodie intense ed emotive.
Donatella Binaglia